Cultura
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Frazioni:
Cappelletta, Casale, Catornola, Faggiona, Monti e Villa
Punto di incontro tra l'entroterra e la Riviera, il territorio di Pignone si sviluppa nelle due valli che si snodano lungo i torrenti Pignone e Casale.
Costellato da resti di antichi mulini, fornaci, essiccatoi e macine, è stato un tempo al centro di importanti vie di comunicazione, scambi commerciali e culturali.
La struttura del centro storico si articola secondo un andamento lineare con “caruggi”che creano un reticolo di vie
su cui si affacciano importanti monumenti, palazzi nobiliari e caratteristiche case dai colori vivaci.
Le origini di Pignone vanno ricercate nella preistoria come testimoniano i reperti archeologici rinvenuti
sulla sommità del Monte Castellaro, che indicano la presenza di un castellaro ligure dell’Età del Bronzo e del Ferro.
Durante il medioevo Pignone esercita la sua influenza su un'ampia giurisdizione;
possedimento dei Fieschi nel 1253, passa dopo pochi anni sotto la Repubblica di Genova.
Pignone, da diversi anni Bandiera Arancione del Touring Club Italiano, è un borgo ricco di risorse come la sua terra e la sua cucina.
I prodotti genuini dell’associazione “Valli del Pignone e del Casale”, prima comunità del Cibo Slow Food in Val di Vara,
sono i protagonisti dell'imperdibile mostra mercato “Gli orti di Pignone” che si svolge ogni estate tra i caruggi e la piazza del borgo.
L'articolata rete escursionistica per percorsi a piedi, biciclette e cavalli, permette di immergersi nell'importate patrimonio naturalistico,
in parte compreso nel Parco Montemarcello Magra Vara, e che include il S.I.C della Zona Carsica di Pignone, habitat del raro Geotritone Ambrosi.
Da vedere:
Il Sito Archeologico del Monte Castellaro, accessibile tramite un sentiero del CAI di grande bellezza,
dove si possono ammirare le mura terrazzate e il sito del castellaro ligure.
A completare la visita, utili i pannelli illustrativi degli scavi presso la sede del Comune di Pignone.
Chiesa di Santa Maria Assunta a Pignone, ricostruita nel 1300 dai Fieschi su una preesistente pieve paleoromanica del 1100,
con il suo suggestivo frontale rosone e figure antropomorfe sulla facciata, conserva al suo interno pregevoli affreschi del XVII e XVIII secolo.
Nella piazza principale del paese, la seicentesca loggia comunale recentemente restaurata.
Il Ponte Settecentesco dell’Acquedotto, risparmiato dalla furia dell'alluvione del 2011, che conduce ai resti del Mulino Duce
e al Mulino Calzetta, trasformato in rifugio escursionistico di proprietà del Parco Montemarcello- Magra- Vara.
Chiesa di San Martino a Casale: i lavori di restauro eseguito dopo l'alluvione, hanno portato
alla luce un affresco quattrocentesco celato da una tela di scuola genovese di notevoli dimensioni.
Il Santuario della Madonna del Buon Consiglio o “del Ponte”: accanto alla chiesa seicentesca
sorgeva un antico ponte andato distrutto dalla furia di una piena.