La Valle
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Dai siti archeologici che hanno svelato la vita degli antichi Liguri, ai borghi sorti sulle tracce di villaggi medievali, passando per i castelli e le pievi: la Val di Vara racchiude un concentrato di storia, credenze e tradizioni che sorprende per la sua varietà e ricchezza.
Ad ogni passo, nei centri abitati o immerse nel paesaggio, è possibile imbattersi nelle testimonianze di un patrimonio dalle radici storiche antichissime. La Val di Vara è compresa nella cosiddetta Lunigiana storica, territorio con cui condivide vicende storiche e aspetti culturali quali l'architettura rurale, la gastronomia e il folklore.
Fin dalla preistoria il territorio della Val di Vara ha conosciuto la presenza dell'uomo.
La Pianaccia di Suvero è uno dei pochi siti della Liguria Orientale in cui sono stati ritrovati reperti attribuibili al Paleolitico Medio e Superiore.
Altrettanto importante è la miniera a cielo aperto di diaspro rosso nella zona di Valle Lagorara a Maissana, utilizzata nell'Età del Rame dall'uomo preistorico
per ricavarne il materiale utile alla produzione dei propri utensili.
Le più copiose testimonianze preistoriche si collocano nella media Età del Bronzo. In questa fase e in quella successiva del Ferro si consolida la presenza umana
attorno alla manifestazione abitativa prettamente ligure, quella del castellaro, ben documentato nel sito di Pignone e nello Zignago in particolare.
I Romani irrompono sulla scena con una lunga serie di guerre romano-liguri, tristemente famose per i livelli di violenza raggiunti e per le deportazioni delle tribù di liguri apuani nel Sannio. Con la fondazione di Luni i Romani popolano la zona pianeggiante mentre sulle montagne ridotti gruppi di Liguri continuano a vivere
dediti allo sfruttamento delle risorse naturali.
Crocevia per comunicazioni e scambi commerciali, la Val di Vara è stata una terra ambita per le diverse dominazioni che si sono succedute nel tempo
e che hanno determinato in parte la forte frammentazione del territorio arrivata fino ai giorni nostri.
Successivi alla dominazione bizantina, i Longobardi dissolvono gli ordinamenti della romanità e si diffonde il Cristianesimo con il fiorire dei monasteri.
Già dal IV secolo si verifica una suddivisione territoriale in base alle diocesi e la fondazione di monasteri come quello di San Venanzio a Ceparana o l'Abbazia di San Pietro a Brugnato intorno ai quali si sviluppano le comunità della valle e cominciano a prendere forma gli insediamenti umani del comprensorio.
L'epoca medievale è stata un tempo di contrasti e di rivolgimenti politici quasi ininterrotti.
Durante secoli la Val di Vara è stata al centro di controversie giurisdizionali tra potenti famiglie nobiliari (come i Malaspina, i Vezzano, i Fieschi e i Da Passano), la diocesi di Brugnato e il vescovo di Luni.
Già alla fine del XIII secolo Genova controlla molte aree della Valle ma solo a metà del 1500 la Repubblica si impone su tutto il territorio.
Con la rivoluzione francese i Feudi imperiali vengono incorporati nella nuova Repubblica Democratica, compresa successivamente nell'Impero Francese di Napoleone.
Ritrovata la pace con il Congresso di Vienna, il territorio viene annesso al Regno di Sardegna.
Durante un ampio arco temporale, le genti della valle ingrossano i flussi migratori verso le Americhe prima e gli altri paesi europei successivamente.
Gli ultimi aggiustamenti e assestamenti del territorio si verificano nel 1923 con l'elezione della Spezia a provincia, ottenendo l'odierna e definitiva giurisdizione.
Negli anni della Seconda Guerra Mondiale, il territorio fa da rifugio a cittadini sfollati dalle città, ed è teatro di aspri scontri tra le forze nazifasciste e le unità partigiane.