MOSTRA FOTOGRAFICA "FRUTTI E SEMI DELLA MADRE TERRA". BIODIVERSITA' IN VAL DI VARA

 Venerdì 7 novembre alle ore 16.00 presso lo spazio espositivo dedicato alla Val di Vara di Brugnato 5Terre Outlet Village inaugurazione della mostra fotografica “FRUTTI E SEMI DELLA MADRE TERRA. BIODIVERSITA’ IN VAL DI VARA”. La mostra è stata realizzata a chiusura del progetto, con capofila ACAL CISL Liguria, che ha visto la partecipazione del CREA – Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria, ente di ricerca con le sedi operative di Vercelli, Bergamo e Bologna, dell’Associazione Castanicoltori del Levante ligure e del Consorzio di promozione turistica e culturale “Il Cigno” oltre ad otto aziende agricole della Val di Vara.
L’idea progettuale nasce dalla esigenza di fissare in modo puntuale il quadro di insieme esistente in un comprensorio campione individuato nella specifico con la Val di Vara. Territorio fortemente frazionato, con vicende storiche diverse in cui lo spirito di campanile ha rappresentato da un lato un arricchimento e la stessa ragion di vita delle piccole comunità, dall’altro un oggettivo impedimento a realizzare una sintesi progettuale, la Val di Vara è prima di tutto un laboratorio di studio a cielo aperto con una grande ricchezza di biodiversità.
Il progetto ha preso in esame trenta varietà vegetali ancora presenti e documentate in valle molte delle quali a rischio concreto di scomparsa. Si tratta di una parte significativa di cultivar molte delle quali studiate nei decenni passati senza una programmazione che consentisse un monitoraggio costante nel corso del tempo. In molti casi è stato necessario così riprendere le ricerche e gli approfondimenti sul campo compiendo una complessa raccolta dati.
Hanno collaborato alla elaborazione delle schede delle diverse varietà i ricercatori del CREA delle sedi operative di Vercelli ( Patrizia Vaccino per il grano), Bergamo ( Carlotta Balconi e Alessio Torri per il mais) e Bologna ( Andrea Carboni per le leguminose). Per le piante da frutto e il castagno fondamentale è stato l’apporto dell’agronomo Maurizio Iacona che lavora all’Università degli Studi di Pisa e di Maurizio Canessa, presidente della Associazione Castanicoltori del Levante ligure. Grazie a loro è stato possibile portare su portainnesti numerose varietà a rischio di estinzione. Il Consorzio “Il Cigno” da parte sua ha sviluppato la ricerca degli aspetti storici riguardanti le diverse varietà utilizzando la documentazione messa a disposizione da parte di studiosi e appassionati e con l’ausilio di ricerche di archivio.
Il materiale fotografico è stato raccolto attraverso una ricerca durata due anni e suddiviso secondo le varie cultivar , delle quali è stata redatta una scheda con le caratteristiche morfologiche.
La mostra resterà aperta con ingresso libero da giovedì a domenica dalle ore 15 alle ore 19 con chiusura domenica 23 novembre.


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