LA DIOCESI DI BRUGNATO E I RAPPORTI CON PONTREMOLI

 il professor Giuseppe Benelli, presidente della Accademia “Capellini” della Spezia e profondo conoscitore della storia e delle tradizioni della Lunigiana storica, tratterà del rapporto fra la Diocesi di Brugnato e Pontremoli. Non tutti sanno che i vescovi, dopo un periodo di permanenza in Val di Vara, spostarono a Pontremoli la loro sede. Quale che sia il motivo reale che determinò una decisione così importante è certo che il trasferimento a quel tempo non potè che avvenire utilizzando un tracciato voluto dai Genovesi che da Levanto conduceva alla Via Francigena: parliamo della Via dei Monti o de Pontremolo legata al culto di S.Giacomo e al tempo stesso alle complesse vicende della diocesi brugnatese. Il complesso della chiesa di S.Pietro in Confluente, all’estremità meridionale di Pontremoli, accanto alla storica Porta Fiorentina, divenne così la sede del potere temporale dei vescovi di Brugnato. Oggi, sui resti dell’edificio religioso distrutto dai bombardamenti del 1944, è nata la nuova chiesa che conserva al suo interno il famoso labirinto in arenaria sopravvissuto miracolosamente alla distruzione. Il professor Benelli racconterà del rapporto storico fra Brugnato e Pontremoli e delle vicende che lo hanno caratterizzato nel corso del tempo. Uno spaccato di storia antica che lega ancora oggi la Lunigiana alla Val di Vara e che rivive grazie al cammino religioso della Via dei Monti.
L'incontro rientra nel programma del progetto "Una via, tanti cammini. La Via dei Monti e le sue ramificazioni: intrecci di passi, intrecci di storie", giunto quest'anno alla seconda edizione e realizzato nell'ambito del bando "Territori in Luce" della Fondazione Compagnia di S.Paolo di Torino.

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